Nona Stazione: Gesù cade la terza volta
C. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo
“Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come
agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi
tosatori, e non aprì la sua bocca. Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte.”( Is 53,7-8)
Dice Madre Teresa:
“Gesù voleva aiutarci condividendo la nostra vita, la nostra solitudine,
la nostra agonia, la nostra morte. Solo diventando tutt’uno con noi ci
ha redento. A noi è concesso di fare la stessa cosa. Tutta la desolazione
dei poveri va redenta: non solo la loro indigenza materiale, ma anche la
loro povertà spirituale, e dobbiamo condividerle perché solo essendo
tutt’uno con loro possiamo redimerli, solo portando Dio nella loro vita
e portando essi a Dio. Non si può amare Dio se non a proprie spese.”
Pausa di silenzio
C. Aiutaci, Signore, a condividere la povertà per vincerla
definitivamente.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio
cuore.
Decima Stazione: Gesù viene spogliato delle sue vesti
C. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo
“Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: si dividono le mie vesti, sul mio vestito
gettano la sorte.” (Sal 22(21), 17-19)
Dice Madre Teresa:
“La nudità non consiste solo nella necessità di un vestito per coprirsi.
La nudità consiste nella mancanza della dignità umana, che a volte
abbiamo perso, e di cui abbiamo ingiustamente spogliato i poveri. Li
consideriamo inutili, privi di ogni speranza di redenzione. Disponiamo
di tutta una serie di aggettivi per qualificarli. Questa è la pesante
nudità dei nostri giorni. C’è bisogno della vita di preghiera per riuscire a
vedere Cristo nel volto sfigurato dei più poveri dei poveri.”
Pausa di silenzio
C. Aiutaci, o Signore, a non dimenticare che l’amore, per poter
sopravvivere, deve nutrirsi di sacrifici.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio
cuore.