Via-Crucis-Madre-Teresa - page 3

Prima Stazione: Gesù è condannato a morte
C. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo
“Pilato parlò di nuovo, perché egli voleva rilasciare Gesù. Ma essi
urlavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!” Ed egli per la terza volta disse
loro: “Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che
meriti la morte.” Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che
venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la
loro richiesta fosse eseguita… e abbandonò Gesù alla loro volontà.
(Lc 23, 20-25)
Dice Madre Teresa:
“Se non siamo disposti a dare tutto ciò che serve per fare del bene gli
uni agli altri, il peccato è ancora fra noi. Perciò è importante capire che
l’amore, per essere vero, deve fare male. Devo essere disposto a dare
tutto il necessario per non nuocere agli altri e, anzi, per fare loro del
bene. Ciò richiede la mia disponibilità a dare fino a provare dolore”.
Pausa di silenzio
C. Signore Gesù, donaci di non cercare azioni spettacolari, ma aiutaci
a mettere amore autentico in ogni nostro gesto.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel
mio cuore.
Seconda Stazione: Gesù prende la Croce
C. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo
“Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il
luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui
altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo”. (Gv
19,17-18)
Dice Madre Teresa:
“Gesù è lo sfrattato, non solo da una casa fatta di mattoni e cemento. Il
suo sfratto è quello della terribile solitudine. Una solitudine che ha il
carattere di una malattia più grave di qualsiasi altra malattia di cui il
corpo umano possa soffrire. Il male di sentirsi non amati, indesiderati,
ignorati, il fatto di non avere nessuno cui appartenere, costituisce una
povertà immensa, una grave malattia di questi nostri tempi.”
Pausa di silenzio
C. Signore Gesù, concedici, in virtù dello Spirito Santo, di crescere
ogni giorno di più in un atteggiamento di accoglienza.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel
mio cuore.
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