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Domenica, 25 Marzo 2018 23:25

Domenica delle Palme e Passione del Signore

"Osanna!Benedetto Colui che viene nel nome del Signore!" La solennità di questa domenica è una commistione di sentimenti contrastanti: tutti gridano "osanna", grida di giubilo che risuonano a Gerusalemme, Gesù è osannato da una folla immensa, ma tuttavia è proprio Gesù stesso a presentare la Sua morte in questo clima di trionfale vittoria. Tutto diventa il preludio della Sua Passione ormai vicina.

La gioia e il dolore, la vita e la morte, una folla che grida "osanna", e poco dopo la stessa che grida "crocifiggilo!", pochi quelli che staranno accanto a Gesù sotto la croce.

Anche quest' anno come ogni anno durante la liturgia, ascoltiamo un Vangelo della Passione, oggi è il racconto di Marco (14-1, 15-47) che ci ripropone questa dicotomia. Questo atteggiamento contrastante dell' uomo che osanna e poi condanna il Figlio di Dio.

Questi sentimenti ci animano ancora. Ancora oggi, capita a ciascuno di noi, di onorare Gesù e allo stesso tempo di rinnegarlo come fece Pietro, per un numero illimitato di volte. Ogni volta che sporchiamo la nostra anima con il peccato, diciamo " io non lo conosco", ogni volta che ci allontaniamo da Gesù, ci uniamo al grido di morte di chi rispondeva a Pilato: "crocifiggilo!"

Nel racconto di questo atroce omicidio, però, troviamo anche figure di fede autentica che devono farci riflettere. All' inizio del Vangelo, l'evangelista Marco, cita un episodio che potrebbe passare inosservato e che invece rappresenta una forte testimonianza di fede: una donna unge il capo di Gesù con un profumo prestigioso. I presenti si indignano, perché ritengono che la donna abbia sprecato un unguento tanto prezioso, " si poteva venderlo per più di trecento denari!"

Gesù li ammonisce e offre, anche oggi, a ciascuno di noi un insegnamento importante per il nostro cammino di fede: ciò che ha commosso Gesù è stato il gesto d'amore di quella donna, che con fede sincera aveva compreso ciò a cui Lui stava andando incontro; quel gesto è stato come dire a Gesù "io ti seguirò lungo la via della Croce, perché possa rinascere con Te a vita nuova."

Questo è ciò che Gesù ci chiede: gesti "preziosi" d'amore che Gli permettano di continuare a salvarci attraverso la Sua misericordia! Non dobbiamo regalare a Gesù le briciole della nostra esistenza! Ogni occasione della nostra vita sia buona per dimostrare a Gesù il nostro affetto, il nostro amore. Il profumo diventa simbolo della nostra anima, che profuma d'amore per il suo Salvatore!

Siamo peccatori, è per questo che Gesù ha offerto la sua vita, per riscattarci da tutte quelle volte in cui Lui ha sete e noi gli diamo da bere aceto!

Gesù non si stancherà mai di ripetere: "Padre, PERDONALI!"

Mettiamoci in cammino, lungo la strada dolorosa del nostro cuore, insieme a Gesù, e impegnamoci a rinnovare il nostro cuore, impegnamoci ad amare sempre di più Gesù, soprattutto quando cadiamo sotto il peso dei nostri errori, Lui è sempre lì, accanto a noi pronto a rialzarci per farci incamminare verso la Resurezzione!

Che il nostro cuore dica sempre con fede: "Davvero quest' uomo era il Figlio di Dio!"