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Giovedì, 29 Marzo 2018 23:22

Giovedì Santo - Cena del Signore

Gv. 13,1-15 - La liturgia di oggi dà inizio al triduo pasquale, giorni di intensa preghiera. Oggi la celebrazione è molto solenne, ogni gesto di Gesù, ogni parola è simbolo di AMORE INCONDIZIONATO per l'umanità. Gesti che rivelano in anticipo il senso profondo della resurrezione, azioni concrete e parole che devono rimanere impresse nella nostra mente e nel nostro cuore!

Gesù oggi ci fa due doni importantissimi: l'EUCARESTIA E IL SACERDOZIO.

Gesù non ci lascia soli, Lui vive nel pane eucaristico per dare sollievo alle nostre anime affamate d'amore, per guarire i nostri cuori sempre ed alimentare in noi la gioia! Gesù ci ama a tal punto!

Un amore smisurato racchiuso in un pezzetto di pane! Un amore smisurato che si rinnova ogni volta che un sacerdote innalza il calice! Che grande responsabilità che Gesù ha affidato ai sacerdoti! Preghiamo tanto per questi uomini scelti da Gesù, perché senza di loro non sarebbe possibile "gustare" la Sua bontà infinita! A loro Gesù oggi, affida un'altra importante responsabilità: IL PERDONO.

Solo un sacerdote può perdonare i nostri peccati in nome di Gesù, solo lui può lavare le nostre anime e renderci candidi e degni del Paradiso. Abbiamo bisogno continuamente di chiedere perdono.

Oggi Gesù ci ricorda che è importante chiedere perdono con umiltà attraverso un gesto d'amore materno: si china per lavare i piedi agli apostoli. È stato un gesto sconvolgente per loro, perché in quel tempo era riservato agli schiavi, quindi era considerato misero ed umiliante. Pietro è il primo a ribellarsi, come può il Messia, il Figlio di Dio lavargli i piedi?! Ma Gesù risponde: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». In queste parole di Gesù è racchiusa l'importanza del sacramento della confessione: la nostra anima non può accogliere Gesù se rimane sporca di peccato. Gesù ha offerto la sua vita per purificarci, è l'Agnello che toglie il peccato del mondo! È questo il miracolo più grande compiuto da Gesù. È proprio questo gesto così semplice ed umile che rivela la divinità di Gesù, più di qualsiasi altro prodigioso miracolo.

Dobbiamo imparare a chiedere perdono e a farci lavare da Gesù ma dobbiamo imparare anche e soprattutto a PERDONARE e a compiere lo stesso gesto di umiltà verso il prossimo. Questo sarà il segno della presenza di Dio nel nostro cuore!

Lavare i piedi significa anche SERVIZIO. È questo il precetto dell' amore, che ci ha insegnato Gesù.

L'amore non è tale se non doniamo qualcosa di noi agli altri. L'amore non è amore se non mettiamo da parte il nostro orgoglio, noi stessi.

L'amore non è amore senza servizio, senza umiltà.

Impariamo da Gesù a donare un po' di noi stessi, impariamo ad essere "cibo buono" per gli altri, perché chiunque ci incontri possa solo beneficiare della nostra presenza gustando l'amore che sappiamo dare.

Impariamo a piegare le nostre ginocchia per guardare meglio negli occhi di chi cerca il nostro aiuto.

IMITIAMO GESÙ!