Il Vangelo oggi, ci presenta un episodio di una guarigione: Gesù guarisce dalla febbre la suocera di Pietro.
Gesù attraverso questa pagina di Vangelo vuole lanciare a tutti un messaggio di speranza: È LUI, CHE GUARISCE! CHIEDIAMO IL SUO AIUTO nei momenti di profonda sofferenza! Il nostro grido d'aiuto è la PREGHIERA. Gesù è sempre accanto a noi nel dolore anche se non ce ne accorgiamo. Dobbiamo imparare a custodire questa speranza nel nostro cuore e invocare Gesù nella preghiera.
Dio non ha creato la sofferenza e il male, ci vuole tutti sani e santi in questa vita, ecco perché ci ha inviato Gesù, perché amorevolmente possa curare e lenire ogni nostra ferita. Dio ci ama a tal punto, da santificare anzi, la nostra sofferenza. Essa non è mai perduta e viene trasformata in gesto d'amore e di salvezza per tante anime. Questo "mistero della sofferenza" diventa speranza nei momenti in cui il dolore non va via e sembra aver vinto. È in questi momenti che dobbiamo cercare Gesù e offrire a Lui tutta la tribolazione, e in completa intimità con Lui faremo germogliare il fiore della misericordia.
Nel Vangelo c'è scritto che Gesù guarisce dai mali fisici ma anche gli indemoniati.
Chi sono gli indemoniati?
Dobbiamo andare al di là della pura accezione letterale del termine, e in questo modo capire che lo spirito del male può colpire sempre le nostre anime. Non ci si riferisce solo a casi estremi di possessione, tutti in varie occasioni della nostra vita possiamo diventare "indemoniati".
Chi bestemmia non è forse preso da uno spirito malvagio? Chi parla male dell'altro, chi dice menzogne, non è forse in preda al male?
Chi non lavora onestamente, chi vende la morte attraverso lo spaccio di droga, chi maltratta la propria moglie, i propri figli, non è forse indemoniato?
Possiamo guarire da queste malattie?
SÌ! Gesù ci ha donato la medicina più potente: LA CONFESSIONE.
I miracoli di Gesù, non sono solo prodigi, frutto della potenza di Dio. La finalità dei miracoli è: suscitare la fede.
Gesù ci insegna attraverso i miracoli a mettere in pratica il suo amore.
L'evangelista descrive l'atteggiamento di Gesù mentre guarisce la suocera di Pietro, con dovizia di particolari: " Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano." Un gesto che rivela la grande umanità di Gesù, un gesto semplice e affettuoso che ci invita a riservare la stessa tenerezza e cura verso chi ci sta accanto. Una missione di solidarietà e di amore che la suocera di Pietro coglie subito, infatti " la febbre la lasciò ed ella li serviva".
Tutti noi, dobbiamo prolungare questa catena d'amore che inizia da Gesù.
Ascoltare la Parola di Dio e metterla in atto, perché come dice San Paolo "tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anche io."
Il servizio a Gesù e con Gesù che salva e guarisce dalle malattie. Quel servizio d'amore che deve nascere nelle nostre famiglie e raggiungere "gli estremi confini della terra".
